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mercoledì 23 febbraio 2011

Sedie e portrone « Roma in rima

Stefano non finisce di stupirci ed il sonetto di oggi è davvero bello.
Mi ha fatto pensare a Cyrano de Bergerac.
Non il desiderio di potere, ma l'amore per l'arte, non necessariamente una poltrona quando è sufficiente una pratica sedia. Se non altro per rimanere liberi e come dice Stefano perché..
Sto mejo su ‘na sedia e nun m’addanno
a core a chi se scalla più er sedere,
  e m’arzo che decido come e quanno !!!

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